ITMA 2015: l’appuntamento mondiale per le macchine tessili, tenutosi a Milano dal 12 al 19 novembre

 

logo ITA          logo Ministero Sviluppo Economico          logo ACIMIT

International Textile Machine Association, questo significa ITMA, una realtà associativa che dal lontano 1951 raccoglie le imprese mondiali che lavorano in uno dei settori più importanti per l’economia mondiale, e per la vita di noi tutti, è giusto sottolinearlo, se pensiamo alle mille applicazioni che il tessile ha nella nostra quotidianità. Da almeno un paio di decenni, poi, grazie al grande sviluppo che hanno avuto le scienze dei materiali, si è aperto un nuovo orizzonte, quello del tessile tecnico, un comparto che ha riflessi in un ampio ventaglio di attività umane, dallo sport ai materiali ad alta sicurezza per gli ambienti e i mezzi di trasporto.

ITMA ogni quattro anni organizza un grande meeting mondiale, e quest’anno la location è Milano, negli spazi di Rho-Fiera.
L’industria tessile italiana fa parte della frontiera più avanzata nel quadro internazionale di questo settore, sia in termini di quantità che di qualità della produzione. E ACIMIT è l’associazione italiana che rappresenta la quasi totalità delle imprese di questo settore.

L’industria italiana delle macchine tessili e ACIMIT

Il comparto delle macchine per l’industria tessile rappresenta un’area di eccellenza nel sistema industriale italiano. Le aziende italiane, circa 300 per una forza lavoro di circa 12.000 addetti, sono al vertice mondiale del settore meccanotessile, insieme a Germania, Giappone e Svizzera. ACIMIT sono associate 175 aziende, che rappresentano l’80% del fatturato del settore.

Il giro d’affari per il 2015 si prevede sarà pari a 2,5 miliardi di euro, di cui 2,1 miliardi di euro provenienti dalle vendite realizzate all’estero.
Il settore è composto da piccole e medie aziende. Solo il 3% delle Associate ha un fatturato superiore ai 50 milioni di Euro.
Le imprese italiane sono localizzate prevalentemente nelle regioni del Centro e Nord Italia, parte integrante dei distretti del tessile (quali Prato, Biella, Como, Brescia e Alto Milanese). In Lombardia si concentra il 44% delle aziende produttrici di macchine tessili.

ACIMIT ha realizzato tre video che raccontano due aspetti importanti della realtà italiana: la tematica delle innovazioni e le specifiche tecnologie per il colore. Un terzo video riassume il comparto italiano e il ruolo di ACIMIT.

Raffaella Carabelli, presidente di ACIMIT, disegna un rapido quadro del ruolo che il meccano-tessile italiano ricopre in questa edizione di ITMA 2015, e più in generale di come le nostre imprese si collocano a livello mondiale.

Macchine per la stampa al top con i software della Silicon Valley: intervista di Michele Weiss ad Ambrogio Caccia Dominioni, Amministratore Delegato del Gruppo Reggiani.

Tradizione e innovazione al servizio dell’Italian style nel mondo: intervista di Michele Weiss a Carlo Rogora, Amministratore Delegato di Itema.

Alpha 330, la stampa digitale multipass è veloce e ancora più sostenibile
Intervista di Michele Weiss a Martin Winkler, responsabile settore tessile di Durst.

Monna Lisa, le nuove inkjet digitali integrano qualità e robustezza
Intervista di Michele Weiss a Riccardo Robustelli, contitolare Fratelli Robustelli.

BTSR, una azienda che non costruisce macchine tessili ma che le “correda” con mille device
La BTSR opera in un campo fra i più importanti nel settore meccano tessile – e in generale in tutta l’industria che produce macchine per la produzione -: si tratta del digital manufacturing, ovvero il corredo ampio di strumenti che consentono di incrementare l’efficienza, di migliorare le attività di manutenzione e di sviluppare procedure sempre più sostenibili. Di seguito l’intervista di Federico Pedrocchi a Tiziano Barea, presidente di BTSR.

Se un motore, in India, si scalda troppo, dall’Italia si può procedere a raffreddarlo
Il Gruppo Camozzi, con la sua divisione digitale, sta sviluppando un sistema per assistenza in remoto dei grandi impianti meccano tessili, e per il cloud ha chiamato Microsoft. Qui l’intervista a Lodovico Camozzi, amministratore delegato di Camozzi Holding Spa a cura di Federico Pedrocchi.

Tutti i cambiamenti che si possono mettere in campo per introdurre sostenibilità nei processi industriali sono ovviamente importanti. Tuttavia, alcuni riescono a intervenire su tutte le variabili. E’ il caso dei progetti di FLAINOX. Qui sotto l’intervista ad Andrea Bozzo, Vicepresidente di FLAINOX.

Tenendo in mano dei filapperi disordinati, lo vedrete nelle prime sequenze del video, sembra impossibile che possano trasformarsi in qualcosa d’altro che materia da buttare via. Non è così. Ma non solo questo è possibile, perché ci sono tessuti, quelli elastici, che contengono non-tessuti. Si ricicla anche questo. Qui sotto, la videointervista a Sergio Dell’Orco, Presidente della Dell’Orco & Villani, e a Solitario Nesti, Direttore della Next Technology. 

Anche le macchine tessili hanno un cambio, ma quelle del Gruppo Tecnomeccanica Biellese hanno davvero tante marce. E si possono guidare anche in remoto. Intervista di Federico Pedrocchi a Stefania Ploner, AD presso Tecnomeccanica Biellese e Marco Ploner, Ufficio Tecnico. Non sempre, naturalmente. Si possono remotizzare quando è necessario fare manutenzione o verificare dei parametri di funzionamento. Ma una divisione del gruppo ha lavorato anche su un singolare progetto finanziato dall’UE: lana per liberare le acque inquinate da versamenti oleosi.

Eliminare le pietre: una nuova procedura per sbiancare i jeans risolve uno degli aspetti più critici della sostenibilità nel tessile. Intervista di Federico Pedrocchi ad Alice Tonello, Marketing and R&D di Tonello.

Evoluzione settore meccanotessile italiano
                                               *incluse le macchine per la manutenzione del tessile
                                               ** previsioni

Fonte: elaborazioni ACIMIT su dati ISTAT

Propensione all’export e destinazione geografica delle vendite

La percentuale del fatturato realizzato sui mercati esteri tocca l’84%, a riprova della forte propensione all’export dell’industria meccanotessile italiana. L’Asia ha acquisito nel corso degli ultimi anni maggior peso quale prima destinazione della produzione italiana. Nel primo semestre 2015 la quota asiatica è stata pari al 44% delle esportazioni italiane. Seguono i mercati europei (38%).

Export di macchine tessili italiane per aree – 1° sem. 2015 (in %)*

Export di macchine tessili italiane per aree                                                                          *escluse le macchine per la manutenzione del tessile

Fonte: elaborazioni ACIMIT su dati ISTAT

La Cina è il principale mercato del settore. L’export italiano diretto verso questo mercato ha totalizzato, nel primo semestre 2015, un valore di 137 milioni di euro (pari al 16% dell’export totale). Turchia, India e Bangladesh sono le altre destinazioni privilegiate dalle imprese italiane del settore.

Export di macchine tessili italiane per paese–1° sem. 2015 (milioni euro, var. a/a)*

Export di macchine tessili italiane per paese

                                                                                      *escluse le macchine per la manutenzione del tessile

Fonte: elaborazioni ACIMIT su dati ISTAT

Le ragioni del successo

Le imprese meccanotessili italiane sono collocate in aree e località di antica tradizione tessile, luoghi nei quali un sinergico scambio di esperienze con gli utilizzatori finali offre un forte impulso al costante upgrading tecnologico dei macchinari. I clusters meccanotessili sono posizionati nell’Italia settentrionale e centrale: Biella, Como, Milano, Bergamo, Brescia, Prato, Vicenza.

Quali sono le principali caratteristiche che contraddistinguono le macchine tessili italiane?
Schematicamente:
– l’avanzato livello tecnologico,
– la versatilità e la flessibilità,
– l’eccellente rapporto qualità/prezzo,
– l’affidabilità e la facilità di gestione,
– la stretta e continua relazione con l’industria utilizzatrice.

C’è un nuovo e importante scenario nel quale il settore è impegnato con grande attenzione: la sostenibilità dell’offerta tecnologica proposta. Coniugare rispetto dell’ambiente ed efficienza produttiva attraverso un minore utilizzo delle risorse coinvolte nel processo di produzione tessile è un obiettivo comune a molte aziende della filiera tessile. Verso queste aziende il meccanotessile italiano si pone come partner qualificato con il progetto ACIMIT Sustainable Technologies“.

Acimit, un profilo della associazione

ACIMIT raggruppa la maggior parte delle aziende meccanotessili italiane, la cui produzione rappresenta l’80% nazionale. Attualmente le Associate sono 175.
Per promuovere la conoscenza del meccanotessile italiano nel mondo ACIMIT fornisce agli operatori stranieri informazioni sull’offerta italiana e organizza per i propri associati ogni tipo di attività promozionale (come fiere, seminari tecnici, missioni in Italia per operatori tessili stranieri, missioni istituzionali e commerciali, ecc). Molte di queste attività sono organizzate in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico e ICE-Agenzia.
Un altro importante compito di ACIMIT consiste nell’informare gli associati sulle problematiche di carattere commerciale, finanziario e tecnico che si possono riscontrare nei diversi Paesi in modo da facilitarne l’ingresso nei rispettivi mercati.

Dati di sintesi meccanotessile italiano

L’Italia a ITMA 2015

ITMA torna in Italia a vent’anni dall’ultima edizione svoltasi nel Paese. Dal 12 al 19 novembre 2015, Milano ospita infatti la 17a edizione di questa manifestazione itinerante, che ogni quattro anni mette in mostra le novità tecnologiche del processo produttivo tessile. A Barcellona, sede della precedente edizione, circa 40mila persone, provenienti da 140 Paesi, hanno visitato ITMA. Il 50% dei visitatori era europeo.

A Milano gli espositori totali saranno quasi 1.700, provenienti da circa 50 Paesi, e occuperanno una superficie di circa 105.000 mq. Gli italiani saranno invece 454, in aumento del 41% rispetto a quelli presenti quattro anni fa a Barcellona, dove si svolse l’ultima edizione di ITMA. Ancora maggiore l’aumento della superficie espositiva già acquisita dalle nostre aziende: 31.796 mq (+58% su ITMA 2011). Il 30% dell’area espositiva totale a ITMA sarà targato Italia. Nel comparto nobilitazione c’è la maggiore presenza di espositori italiani.

Partecipazione italiana a ITMA per comparti

Partecipazione italiana a ITMA per comparti

Piano Promozionale ACIMIT

ACIMIT, grazie al sostegno fornito dal Ministero dello Sviluppo Economico e dall’ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, ha predisposto una serie di attività per promuovere il settore italiano e la sua partecipazione a ITMA 2015:

• incoming missions di delegazioni straniere che sono venute in Italia, nel corso del 2015. Circa 200 operatori tessili provenienti da una decina di Paesi (tra cui Bangladesh, Iran, Egitto e Pakistan) hanno potuto verificare la qualità della tecnologia italiana,
• gli Awards ITMA 2015, grazie ai quali una decina di studenti di università estere (di Etiopia, India, Russia e Vietnam) potranno visitare i padiglioni di ITMA e scoprire le novità proposte dal meccanotessile italiano,
• un’intensa campagna di comunicazione stampa su riviste e siti web del settore, che ha incluso anche due video sul colore e sui tessili innovativi, oltre al nuovo video istituzionale,
• due conferenze stampa per i media: una svoltasi lo scorso giugno a Villa Erba, l’altra in programma il prossimo 15 novembre alla Triennale di Milano.

Un progetto particolare: Sustainable Technologies

All’edizione milanese di ITMA, da sempre fiera caratterizzata per l’alto livello innovativo delle proposte tecnologiche, si parlerà soprattutto di sostenibilità, come indica lo slogan di questa edizione: “Master the art of sustainable innovation”.

Sul tema della sostenibilità l’Associazione sta impegnando risorse e tempo da cinque anni attraverso il progetto “Sustainable Technologies”. L’adesione al progetto “Sustainable Technologies”, che conta attualmente una quarantina di aziende, circa il 25% del numero totale di associate ad ACIMIT, comporta per le aziende un impegno per una produzione più sostenibile, più attenta ai parametri ambientali e soprattutto energy saving. Il costruttore che aderisce al progetto risulta “green certified”, certificando al proprio cliente i progressi raggiunti nel corso degli anni nello sviluppo di macchine migliorative in termini di emissione di C02, utilizzo di acqua e energia, emissione acustiche ecc. La Green Label rappresenta un biglietto da visita importante per un costruttore in un settore come quello del tessile e abbigliamento sempre più attento alla sostenibilità della propria produzione.

Logo Green Certified:

logo Green Certified

Layout Targa Verde:

Layout Targa Verde

No widget found with that idNo widget found with that id